Il vero Dio e gli idoli
1 «Ascoltatemi in silenzio, popolazioni lontane,
voi nazioni, fatevi forza, avvicinatevi.
Presentiamoci assieme per un processo,
e poi parlerete!
2 Chi ha fatto venire dall’oriente
quell’uomo che ottiene vittorie a ogni passo?
Chi gli sottomette i popoli,
chi fa cadere i re di fronte a lui?
La sua spada li riduce in polvere
e il suo arco in paglia che si disperde.
3 Egli li insegue e avanza sicuro,
con i piedi sfiora appena la strada.
4 Chi ha fatto e portato a perfezione tutto questo?
Colui che dirige gli avvenimenti umani
fin dall’inizio.
Io, il Signore, sono il primo;
io stesso sono con gli ultimi.
5 Le popolazioni lontane vedono e hanno paura;
tremano gli abitanti degli estremi confini della terra;
vengono insieme e si radunano.
6 Si aiutano e si fanno coraggio l’un l’altro.
7 L’artista incoraggia l’orefice
e dice: “Ben fatto!”.
Colui che leviga il metallo
incoraggia chi lo inchioda,
e dice: “La saldatura è buona!”.
Poi con i chiodi l’idolo viene ben fissato al suo posto».
Israele servo del Signore
8 «Tu Israele, sei il mioservo;
tu, Giacobbe, il popolo da me scelto,
discendente del mio amico Abramo.
9 Ti ho preso dai confini della terra,
ti ho chiamato dagli angoli più remoti
e ti ho detto: “Tu sei il mio servo.
Ti ho scelto e non ti ho allontanato da me.
10 Non temere, io sono con te.
Non preoccuparti, io sono il tuo Dio.
Ti rendo forte, ti aiuto,
ti proteggo con la mia mano invincibile.
11 Tutti quelli che si scagliano contro di te
saranno confusi e svergognati.
Saranno distrutti e periranno
tutti quelli che ti combattono.
12 Cercherai quelli che ti facevano guerra
ma non li troverai più.
Saranno annientati e ridotti a zero
quelli che ti combattevano.
13 Io sono il Signore tuo Dio,
io ti prendo per mano e ti dico:
Non temere, son qui io ad aiutarti!”».
14 Dice il Signore:
«Israele, popolo di Giacobbe,
sei piccolo e debole come un verme,
ma non temere: io ti aiuterò.
Io, il Santo d’Israele,
sono colui che ti salva.
15 Ti renderò come una trebbia appuntita,
nuova, con molti denti:
tu trebbierai le montagne e le stritolerai
e ridurrai in paglia le colline.
16 Le getterai in aria,
e il vento le porterà via,
il turbine le disperderà,
tu invece sarai pieno di gioia,
sarai orgoglioso del Signore, il Santo d’Israele».
Il Signore farà scorrere fiumi su brulle colline
17 «Il mio popolo è come povera gente assetata,
dalla gola riarsa:
cerca acqua ma non ne trova.
Io, il Signore, esaudirò la loro preghiera.
Io, Dio d’Israele, non li abbandonerò mai.
18 Farò scorrere fiumi su brulle colline
e nelle valli sgorgheranno fontane.
Trasformerò il deserto in un lago
e la terra arida in sorgenti d’acqua.
19 Nel deserto pianterò alberi di cedro,
acacie, mirti e ulivi.
Nella steppa metterò insieme cipressi, platani e abeti.
20 Così vedranno e sapranno
che io, il Signore, ho fatto questo.
Guarderanno e comprenderanno
che l’ho creato io, il Santo d’Israele».
Il Signore sfida gli idoli
21 Il Signore,il re di∆Giacobbe, dice:
«Idoli delle nazioni, presentate la vostra causa,
portate le vostre prove.
22 Fatevi avanti e diteci quel che accadrà;
così lo sapremo in anticipo.
Comunicateci che cosa avvenne in passato,
e come l’avete annunziato.
Vogliamo rifletterci su e controllare.
23 Dovete predirci il futuro
e così sapremo che voi siete dèi.
Fate accadere qualcosa di bene o di male
perché possiamo vederlo e stupirci.
24 Ma voi non siete niente,
non siete capaci di nulla,
e chi vi sceglie come dèi è un essere abbietto.
25 Io ho chiamato per nome un uomo che vive in oriente:
lo guiderò ad attaccare dal nord,
egli calpesterà i governanti come la creta,
come il vasaio schiaccia l’argilla.
26 Chi di voi lo ha annunziato dal principio
perché noi lo sapessimo
e potessimo dire: “È vero!”?
Nessuno lo ha annunziato,
nessuno di voi ne ha parlato
e nessuno l’ha sentito dire da voi.
27 Io, per primo, l’ho fatto sapere aSion,
e ho dato a Gerusalemme questo annunzio di gioia».
28 Ho guardato gli idoli:
non ce n’è stato uno capace
di dare un consiglio
o di rispondere almeno a una sola domanda.
29 Tutti questi dèi sono inutili
non possono fare nulla di valido.
I loro idoli non valgono nulla.
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