1 Ho visto che può accadere un altro caso
grave e doloroso per l’uomo in questo mondo.
2 Dio concede a uno grandi ricchezze e onori,
gli dà tutto quel che desidera,
ma non gli permette di goderseli.
Infatti un estraneo se li gode al suo posto.
Questa è una disgrazia
e una grande delusione.
3 Uno può avere cento figli
e vivere molto a lungo.
Se però non è felice di quello che ha
e quando è morto non gli danno sepoltura,
che valore ha la sua lunga vita?
Meglio essere un aborto
piuttosto che vivere così!
4 Un aborto nasce per niente
e se ne va senza vedere la luce.
Non ha nemmeno un nome.
5 Non ha mai visto la luce del giorno,
non ha conosciuto la vita,
ma almeno riposa più tranquillo.
6 L’altro, invece, potrebbe anche vivere duemila anni,
senza trovare la felicità.
E alla fine tutti vanno allo stesso luogo.
7 L’uomo lavora per mangiare,
ma la gola non è mai sazia.
8 Che cosa ha il sapiente più dello stolto?
Che cosa serve al povero conoscere le buone maniere?
9 Meglio godere di ciò che si ha
piuttosto che vivere di sogni e speranze.
Fantasticare è inutile, come andare a caccia di vento.
10 Ciò che esiste ha già un nome, e noi lo conosciamo:
si chiama Uomo,
ed egli non può competere
con chi è più forte di lui.
11 A far molti ragionamenti e discorsi
si dicono molte sciocchezze.
E che cosa ci si guadagna?
12 Chi sa quel che è meglio per l’uomo?
La sua vita ha i giorni contati,
passa come un soffio, come l’ombra.
Chi può dire che cosa succederà
nel mondo dopo di noi?
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