Giobbe vive giorni senza speranza
1 «I giorni dell’uomo sulla terra
sono un duro servizio,
sono giorni di lavoro pesante.
2 Lo schiavo sospira l’ombra,
l’operaio aspetta la sua paga,
3 i miei giorni invece trascorrono vuoti,
passo le notti insonni per la sofferenza.
4 Quando mi corico non vedo l’ora di alzarmi,
le notti sono lunghe e io mi agito fino all’alba.
5 Sono coperto di vermi e di croste,
la mia pelle è tutta una piaga purulenta.
6 I miei giorni scorrono veloci come laspola
e∆svaniscono senza speranza».
La vita passa velocemente
7 «Ricordati, Signore: la mia vita passa come il vento,
i miei occhi non vedranno più la felicità.
8 Chi mi ha visto non mi vedrà più.
Mi cercherai, ma non ci sarò più.
9 Come una nuvola di passaggio,
chi muore non torna indietro,
10 non fa più ritorno alla sua casa,
ed è dimenticato da tutti.
11 Io però non mi tapperò la bocca!
Ho lo spirito angosciato e parlerò,
la mia anima è afflitta e mi lamenterò».
Dio terrorizza Giobbe
12 «Perché, Signore, mi hai messo unguardiano alle calcagna?
Sono forse il mare o un∆mostro marino?
13 Se dico: “Adesso mi corico
per trovare conforto,
mi sdraio un po’ per riposarmi”,
14 tu, o Dio, mi terrorizzi con gli incubi
e mi spaventi con le visioni.
15 Preferirei morire strangolato
piuttosto chesoffrire queste pene.
16 Basta! Non vivrò a lungo.
Lasciami! I miei giorni svaniscono».
Dio controlla le azioni degli uomini
17 «Signore, perché dai importanza all’uomo?
Perché gli presti attenzione?
18 Perché lo controlli ogni giorno
e ogni momento lo metti alla prova?
19 Fino a quando terrai gli occhi su di me?
Non mi lasci neppure ingoiare la saliva!
20 Se ho peccato, dimmi che cosa ti ho fatto.
Tu che controlli gli uomini,
perché mi prendi come bersaglio,
e ti sono tanto insopportabile?
21 Perché non perdoni i miei errori
e non cancelli le mie colpe?
Presto tornerò alla polvere.
Mi cercherai, ma io non ci sarò più».
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