1 I tuoi fedeli invece si godevano una grande luce.
Gli Egiziani li sentivano
ma non potevano vederli
e li dicevano felici
perché non avevano sofferto il castigo di Dio.
2 Anzi li ringraziavano
perché non si vendicavano dei torti subiti
e chiedevano perdono
di averli maltrattati.
3 Agli Ebrei hai dato una colonna di fuoco
per guidarli lungo piste sconosciute.
Era come un sole che però non scottava
nella loro emigrazione gloriosa.
4 Gli altri invece meritavano
di essere prigionieri delle tenebre
e di non vedere più il sole.
Infatti avevano tenuto schiavi i tuoi figli,
mentre tu volevi servirti di loro
per dare al mondo una luce che non si spegne mai: la tua legge.
Notte di tragedia e notte di liberazione
5 Gli Egiziani avevano deciso
di uccidere i neonati del tuo popolo.
Solo Mosè fu deposto sulla riva del fiume e fu salvato.
Per castigo tu hai tolto loro un gran numero di figli
e li hai fatti perire tutti insieme fra le onde impetuose.
6 I nostri antenati già primafurono preavvisati
di questa notte memorabile.
Sapevano dunque a quali promesse avevano creduto
e in piena sicurezza potevano rallegrarsi.
7 Perciò il tuo popolo aveva aspettato questa notte
come salvezza per ituoi fedeli e distruzione dei loro nemici.
8 Sì, perché le stesse cose ti servirono
per castigare i nostri nemici
e per glorificare noi,
il popolo che hai chiamato e voluto per te.
9 In segreto i discendenti di una stirpe santa
ti offrivanosacrificinella loro fedeltà
e si accordavano per rispettare questaleggedivina:
quelli che appartengono solo a te
devono essere solidali tra loro
nei momenti belli e in quelli difficili.
Essi cantavano i canti del loro popolo.
10 A loro faceva eco il grido confuso dei nemici,
i lamenti di chi piangeva i propri figli
si sentivano dappertutto.
11 Padroni e servi erano colpiti con la stessa pena,
il re e la gente del popolo soffrivano la stessa angoscia.
12 Insieme avevano un numero altissimo di morti,
periti tutti allo stesso modo.
I vivi non bastavano a seppellirli:
il fior fiore dei giovani era stato annientato in un istante.
13 Prima non volevano crederci affatto
e pensavano si trattasse di una qualche magia.
Ma davanti ai cadaveri dei loro primogeniti
dovettero riconoscere che Israele
appartiene a Dio, come un figlio.
14 Quando un silenzio profondo avvolgeva tutte le cose
e la notte era a metà del suo cammino,
15 la tua parola onnipotente,
dai cielo, dal tuo trono regale,
si precipitò in quella terra maledetta.
Era come un guerriero implacabile;
16 i suoi piedi toccavano terra,
ma la sua testa arrivava fino al cielo;
come spada affilata portava il tuo decreto irrevocabile
e là dove si fermò riempì tutto di morte.
17 Subito gli Egiziani furono sconvolti da visioni e sogni terrificanti.
Tormentati da timori indicibili,
18 erano scagliati qua e là, mezzi morti,
e facevano capire gli uni agli altri
la causa di questo sterminio.
19 Infatti i sogni che li avevano sconvolti
erano stati come una rivelazione:
non dovevano subire questa morte terribile
senza saperne il perché.
Gli Ebrei minacciati di morte
20 La prova della morte toccò anche agli Ebrei
e molti perirono nel deserto;
ma questo castigo di Dio non durò a lungo:
21 Aronne, che era fedele a Dio,
intervenne subito come protettore.
Prese le armi che sono proprie del servizio sacerdotale,
la preghiera e l’incenso, e li offrì per espiare i peccati.
Così affrontò la tua collera, o Dio, e mise fine alla rovina,
e fece vedere che era proprio tuoservo.
22 Riuscì a vincere il tuo furore non con la forza fisica
o con la potenza delle armi;
con la sola parola soggiogòcolui
che eseguiva il tuo castigo.
Ricordava l’alleanzae gli impegni
che tu avevi preso con i nostri antenati.
23 Mentre i cadaveri si ammucchiavano gli uni sugli altri,
intervenne e arrestò il tuo furore
e ti impedì di colpire altra gente.
24 Sul vestito che gli toccava i piedi
eraricamato tutto il mondo.
Sui quattro ornamenti di pietre preziose
erano scolpiti i nomi degli antenati famosi.
La corona che aveva in capo
era un∆segno della tua grandezza, o Signore.
25 A questa vista lo sterminatore indietreggiò
pieno di paura.
Questa sola esperienza della tua collera
poteva bastare per il tuo popolo.
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